ELISABETTA
SGARBI

aka BETTY WRONG
 

ANONIMO. RISPONDERE?

1999  /  5’29”

"E, quindi, io credo che la televisione resti quest'Amazzonia, quest'Africa. Allora, se… non l'esca-blob, ma la lente-blob, ma neanche la lente, il filtro-blob può essere essere un modo per reinvestire la televisione, forse - no, sicuramente - è più interessante farlo, se non fin dall'inizio confermo un'appassionata passività rispetto alle varie formule che tu avevi già… in generale, mi interessa di più, proprio per evitare l'ingresso in uno specifico di genere televisivo, blob…"

enrico ghezzi e Guido Michelone parlano soprattutto di blob, trasmissione di raitre, creata dal primo nel 1989.
E il titolo del video fa proprio riferimento (oltre la scritta sul display del telefonino di ghezzi su cui si chiude il filmato) all'anonimo flusso di immagini televisive cui blob tenta appunto di rispondere. "Non darei il peggiore dei blob - e il settanta per cento dei blob sono i peggiori -, non darei il peggiore dei blob per tutti i montaggi di cinema d'avanguardia dagli anni cinquanta a oggi che hanno lavorato sull'assemblaggio, sul cut up visivo fino a Nam June Paik, fino a Bill Viola… è già diverso come discorso. In questo caso dicevo tutta la videoarte, esagerando. Molto del cinema pre-Warhol più affascinante è stato fatto da persone che erano ovviamente folgorate dalla ricchezza televisiva, da questi infiniti loop di senso che avvenivano in televisione, quindi facevano montaggi di sette minuti quindici venti filmando in super-8, in 16, montando…"
Gli occhi, Gli occhiali, le mani, il braccio, il volto, l'orologio, il registratore portatile, il bicchiere di birra, i rumori di fondo.
Anonimo. Rispondere?, bianco e nero, primi piani, primissimi piani, dettagli, particolari, effetti speciali e lo score costituito da due versioni (gli Stones, i Devo) di Satisfaction (in assoluto tra le canzoni preferite sia da ghezzi che da Michelone).

Spazio Italia, 19-27 novembre 1999 (presentato in concorso)

BresciaMusicArt, 2-4 giugno 2000 (personale)

presentato al Torino Film Festival 2000

"Questo corto è un racconto insistente e rumoroso, con un pianto di bambino e uno sfarfallio di zucchero in bustina"

Elisabetta Sgarbi

"e anche dentro l'immagine ci sono scontri che non capiamo, li percepiamo ma non li capiamo, e, in qualche modo, neanche li vediamo."

e.gh.