LA CONSOLAZIONE E LA SPINA DOLOROSA
2001 / 7’16”
- di Elisabetta Sgarbi e Paolo Mosca
- con Manlio Sgalambro
- montaggio di Guido Sagramoso
Il filosofo Manlio Sgalambro legge alcuni brani tratti da sue opere (La consolazione, Trattato dell'età, Nietzsche - Frammenti di una biografia per versi e voce). Un'operina, per usare le parole dello stesso Sgalambro, in tre atti, intervallati dal rumore dei passi (dell'inquietudine). Nel primo, Sgalambro legge testi di argomento amoroso (amore cinico), nel secondo parla della consolazione, nel terzo (non inquadrato) propone il suo aspetto "pop", da varietà, cantando La mer di Trenet. Ancora i passi chiudono a nero. Il tema di fondo è quello del doppio, fin dalle inquadrature iniziali. Sgalambro e se stesso, Sgalambro e la propria ombra. Insieme alle letture, è il volto stesso di Sgalambro il protagonista del cortometraggio. Un volto impietosamente solcato dai segni del tempo, eppure vivissimo, in continuo movimento, un paesaggio in se stesso.
selezionato al Fano Film Festival 2001
presentato nella rassegna 'Dietro il libro' Cinema e Editoria per Pordenonelegge.it